Raccontano di me

BBC HISTORY

Le grandi battaglie

“La svolta fu determinata dall’intervento di Barbara Contini in contatto permanente con il comando militare e con Baghdad.

Contrariamente alla prassi americana che rifiutava ogni trattativa, la governatrice italiana decise di andare a parlare con il capo dei miliziani”.

Si mossero anche americani e inglesi. Ad Aprile non avevamo voluto aiuti per non sminuire l’autorità italiana.

Non fu così a Maggio, quando aerei Stealth da Baghdad vennero a colpire i nidi di mortaio che ci stavano attaccando.”

OCCUPATIONAL HAZARDS

di Rory Stewart

“Barbara proposed a march for Peace, she talked of a Dhi Qar’s reputation for courage and resistance and offered funds to support the demostration.

She hoped this wuold be enough to convince the green zone to leave the site open.”

BANKROLLING BASRA

di Andrew Alderson

“Prince Charles meets my staff”

NASSIRIYA

di Pino Agnetti

“Non avevano ancora fatto i conti con questa 40enne nata a Milano, laureatasi sulla politica militare giapponese. Una che non contenta di aver speso fino all’ultimo centesimo i soldi che le avevano messo a disposizione continua ad arrovellarsi per trovarne altri.”

 

“Una donna governatrice? Non si era mai visto, ditele che io non la incontrerò mai. A stretto giro di posta la più imprevista delle risposte: “allora vado io da lui”.

EROI DI UNA GUERRA SEGRETA

di Meo Ponte

“E’ una tosta Barbara Contini, un vulcano che erutta idee a getto continuo ma la sua autonomia e l’abitudine di trattare con i capi tribù e gli sceicchi, non piace agli americani e britannici che preferirebbero una console più obbediente e una linea di condotta più dura.”

PODUL SCORPIONILOR

di Radu-Costin Dobritoiu

“No one developed your importance, your value, CPA importance. No Italian journalist, no Italian officer, did not remember the American air support that night.”

LA BATTAGLIA DEI PONTI

Iraq 2004: Operazione Antica Babilonia III - Prefazione del Gen. C.A Gian Marco Chiarini

“Mi hanno ascoltato e accettato le mie proposte. Khafaji si mostrò altero ma corretto. Disse che anche lui voleva evitare che la situazione degenerasse e disse di non avercela con gli italiani. Quello che chiediamo è che gli americani rilascino Mustafa Al Yaqubi. Alla fine del colloquio ordinò ai suoi di starsene tranquilli e mantenere la tregua tutto il giorno”.

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